Miyajima

Miyajima

giovedì 4 dicembre 2014

Resto qui

Resto qui, nonostante ci siate Voi, davanti me, a farmi sentire ogni volta diverso.
Non mi importa nulla di quello che pensate, in fondo non trascorro le mie giornate dietro la televisione. Riflettendo bene nemmeno ce l’ho la televisione.

Il medium sono io così come anche il messaggio.

“Ecco, per Lei” 

Cinquanta centesimi volano dal palmo della mano di una giovane ragazza verso la custodia della mia chitarra dove sono affastellate altre monetine di diverso taglio. Contraccambio con un cenno di riconoscenza  impercettibile per tutti gli altri. Sono gli occhi della ragazza e solo loro il mio bersaglio. Centrato.

Trascorro le mie giornate tra la piazza centrale della Città e il Corso. Molti mi riconoscono anche se non tutti si ricordano bene da quanto tempo sia lì. Il fatto è che, come per molti avvenimenti della vita, sono apparso improvvisamente. Senza avvisare nessuno. Sorprendendo.




“Venite venite, questo è forte!“

Da lontano arrivano voci di giovani ragazzi baldanzosi per il solo fatto di essere qui in questo momento. Il loro “Sabato del villaggio”. Fingo di non osservarli ma non riesco a non riconoscermi in loro. Alla loro età. Chi l’avrebbe mai detto che da lì a qualche lustro le cose sarebbero andate così.

Il medium sono io così come anche il messaggio.

Forse tra di loro, dietro le loro camicie e i loro capi firmati si nasconde uno come me, un…non so nemmeno come definirmi: musicista, artista di strada, buffone, barbone…no meglio lasciar perdere.

“Esca!” 

Sento essere chiamato così, da uno di loro, senza nemmeno capire bene il perché.

“Ci fai il pezzo con la chitarra? Dai quello di John Lennon…”




Fingo di capire ed incomincio con il brano che avevo per la testa. Nulla di più lontano da John Lennon ma evidentemente non era il pezzo che interessava. Davanti a me i 5 ragazzi iniziano a riprendermi con i loro telefonini mentre ognuno mima una faccia o un gesto diverso. Niente di volgare ma inizio a chiedermi se la scimmia sia io oppure loro. Proseguo accennando alle note di “Starman” di David Bowie.  Mentre con la mia voce roca accompagno la mia chitarra uno di loro mi parla come se potessi rispondergli.

Accenno una smorfia di condivisione ma non vedo l’ora che se ne vadano.
 
Il medium sono io così come anche il messaggio.

Termino il mio brano e dinnanzi a me non resta più nessuno di quel piccolo branco. Solo una signora incrocia il mio sguardo mentre da solo riprendo con semplici arpeggi. Un passante allora coglie il mio sguardo, sembra essere interessato alla mia persona. Probabilmente passava di li per caso ma evidentemente ho saputo catturare la sua attenzione. Mi guarda come ad aspettare che continui con un nuovo brano. Nel suo volto riconosco il tipico sguardo di interesse e commiserazione, curiosità e pena che ormai, nel corso degli anni, ho saputo individuare molto bene.

Il medium sono io così come anche il messaggio.

Mi viene vicino e mi chiede se posso fargli un pezzo, uno qualsiasi, di Mina. Non si preoccupa del fatto di non avere una voce femminile avanti. Il che mi colpisce e decido, a differenza di ogni altra richiesta, di seguirla.

Inizio a pensare a mille soluzioni, da “Insieme”  fino ad “Amor mio”. Alla fine, dopo qualche istante mi decido:  “Un colpo al cuore”.

Parto intonando la prima strofa: “Se, un giorno ritornassi da me…”

Squilla il suo cellulare, il volto da radioso si comprime in una smorfia di rabbia e dolore. Lascia cadere due euro davanti a me e fugge via senza nemmeno ascoltare un secondo della canzone.



Mi fermo per un istante, da solo, e fisso la piazza davanti me. Mi guardo riflesso nelle vetrine del bar e penso al mio bottino guadagnato senza nemmeno aver suonato. Guardo la mia figura e le persone indifferenti intorno, pronte a correre dietro ai loro traguardi. Sorrido di gusto e ricomincio a cantare il brano interrotto.

“…da troppo tempo ormai, è il solito tran tran...”

Il medium sono io così come anche il messaggio.


4 commenti:

  1. Non so se nella vita hai mai vissuto un'esperienza simile. Se è no allora sei stato proprio bravo il tuo racconto con le foto mi ha fatto vivere questo momento. Tante volte ho incontrato persone che si esibivano per strada c'è chi è un vero talento e chi si improvvisa, però si mettono in gioco e questo li rende più degni di me che non avrei questo coraggio. Complimenti bel racconto. Buona giornata

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  2. Grazie Marta per il post!!!
    Non ho mai vissuto un'esperienza simile ma ho provato a immaginarla.
    Un saluto :)

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